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La storia di Marca Corona

1700

Prime manifatture

A Sassuolo, meta di villeggiatura prediletta nel Ducato Estense, sorgono diversi impianti manifatturieri, tutti collocati lungo la strada, detta Contrada del Borgo. Gli stabilimenti reperiscono i materiali dalle vicine colline e sfruttano la forza motrice delle acque del canale di Modena.

1741

La Società della Maiolica

Alcuni membri della borghesia sassolese, guidati da Gio’ Andrea Ferrari, costituiscono una Società per Azioni per produrre maiolica, materiale al tempo molto apprezzato per la realizzazione di vasellame. La Società ottiene l’esclusiva produttiva per un periodo di dieci anni.

1753

Il monopolio Dallari

La Società passa nelle mani di Giovanni Maria Dallari, che ottiene dal Duca di Modena il monopolio fino alla terza generazione e la possibilità di porre lo stemma ducale sulla Fabbrica. Per prevalere sulle  manifatture concorrenti Dallari investe su materiali più pregiati, tecniche di produzione innovative e assolda maestranze qualificate provenienti da Lodi, Faenza, Imola, Livorno, Pesaro.

1785

L’avversione ducale

Giovanni Maria Dallari cede la gestione della Fabbrica al figlio Giovanni. Se l’introduzione della terraglia, più economica della maiolica, porta ad una notevole riduzione dei prezzi, l’adozione di nuove tecnologie consente di raddoppiare la capacità produttiva. Il nuovo duca Ercole III d’Este, inviso alla manifattura sassolese, impone però la caduta dei vincoli protezionistici sulle maioliche: le importazioni rivali all’interno del Ducato mettono in ginocchio Dallari e la Contrada!

1805

Crisi e miseria

I fratelli Onorio e Costanzo Dallari ereditano una fabbrica oberata dai debiti. Molti operai delle manifatture ceramiche risultano iscritti nei registri della popolazione come “MISERABILISSIMI”. La crisi costringe i Dallari a momentanee cessioni, subaffitti e prestiti.

1835

La brillante ripresa

Il conte Gio. Francesco Ferrari Moreni acquista la Società ormai in bancarotta: oculato amministratore, decide di puntare sulla terraglia. La qualità delle  vernici utilizzate, brillanti grazie all’alto contenuto di piombo, determina un largo apprezzamento locale e la sostanziale ripresa economica.

1854

Investimenti per la crescita

La fabbrica passa a Giovanni Maria Rubbiani, che coinvolge i figli Don Antonio e Carlo, colti progressisti convinti dell’importanza di ammodernare i trasporti, investire in pubblicità e nella formazione professionale dei propri artigiani. Negli anni dell’Unità d’Italia la ceramica sassolese ottiene prestigiosi riconoscimenti.

1861

Le innovazioni Rubbiani

Carlo Rubbiani prende le redini dell’azienda e deve scontrarsi con l’eccellenza artistica e tecnica dei rivali, ampiamente esibita in occasione delle esposizioni nazionali e internazionali. Il suo spirito intraprendente lo spinge così a scommettere su nuovi prodotti: oltre alle targhe viarie per la nuova numerazione di edifici, strade e piazze, il Rubbiani intraprende, per primo in Italia, la produzione di piastrelle pressate a secco, che rispondono alle esigenze di igienicità, durevolezza, razionalità e pulizia richieste dai primi regolamenti nazionali in materia di esercizi commerciali, strutture pubbliche e luoghi di lavoro. La piastrella diventa ben presto una soluzione apprezzata anche per le abitazioni private, soprattutto a rivestimento.

1891

Rivestimenti decorati

Carlo affida l’azienda ai figli Ugo, Vito e Giovanni, che decidono di concentrarsi esclusivamente sulla produzione di piastrelle e di investire in nuove tecnologie di decorazione, adatte anche a rivestimenti più ampi ed elaborati.

1910

L’impatto della Guerra

L’eredità Rubbiani viene trasferita alla nuova Società  “S.a.S Carlo Rubbiani, di Rubbiani, Olivari & C”. La chiusura del mercato tedesco durante la I Guerra Mondiale complica notevolmente l’approvvigionamento di carbone e prodotti minerali. Nel Dopoguerra, la ricostruzione edilizia e l’espansione commerciale verso il Sud America e le Colonie africane incoraggiano le produzioni, ma l’arretratezza dei trasporti locali impatta negativamente sui prezzi di vendita delle piastrelle.

1920

La fase Olivari

La fabbrica diventa “Societa’ Anonima Ceramica Di Sassuolo”. Nonostante la Grande Depressione del ’29 colpisca duramente il settore ceramico, la Società Anonima, ora guidata da Matteo Olivari, riesce ad espandere la produzione e l’occupazione interna. La morte improvvisa di Olivari nel 1932 porta però al cambiamento della ragione sociale e alla liquidazione.

1935

L’autarchia e la Guerra

Nasce la “Società Anonima Ceramiche Marca Corona”, che deve fin da subito scontrarsi con la penuria di materiale combustibile dovuta alla politica autarchica del Regime Fascista. Con lo scoppio della Guerra le donne sono costrette a sostituire nelle fabbriche gli uomini al fronte: il destino di Marca Corona è nelle mani di 143 donne instancabili. La crisi raggiunge l’apice nel 1942 con il divieto di fabbricazione di vetri e ceramica e con i successivi bombardamenti su Sassuolo: lo stabilimento Marca Corona è gravemente danneggiato.

1975

La periferia

La fabbrica viene trasferita al di fuori del centro abitato per consentire l’espansione degli impianti, per ridurre il traffico di mezzi pesanti in città e per dare una risposta concreta all’emergere della questione ambientale.

1982

L’ingresso nel Gruppo Concorde

Marca Corona entra a far parte del Gruppo Concorde, oggi il primo gruppo ceramico europeo a capitale interamente italiano. Forte del suo sostegno economico e strategico, Marca Corona può concentrarsi ancora di più su ricerca stilistica, innovazione tecnologia e internazionalizzazione commerciale.

1983

Il legame con il territorio

Marca Corona decide di supportare le amministrazioni locali in un ambizioso progetto di ristrutturazione industriale e riqualificazione urbanistica di Sassuolo. La ciminiera maggiore dell’ex stabilimento, costruita negli anni ’30, diventa un prezioso esempio di “archeologia industriale” per la città

2005

L’impegno Green

Marca Corona diventa membro del U.S. Green Building Council, l’organizzazione americana per la valutazione della sostenibilità degli edifici che ha introdotto un sistema di certificazione ambientale volontaria, il LEED, ormai applicato in oltre 50 Paesi.

2006

L’avventura oltreoceano

Per meglio presidiare i mercati oltreoceano viene fondata Marca Corona USA, con sede a Bethlehem, Pennsylvania.

2007

Rinnovarsi senza tradire le origini

Marca Corona intraprende un percorso di riposizionamento attraverso la modernizzazione degli impianti produttivi, il rinnovamento della gamma prodotti, il restyling del marchio e dell'immagine aziendale, la costruzione di nuovi uffici e di un’ampia sala mostra.

2010

La Galleria Marca Corona

Viene inaugurata la Galleria Marca Corona, il Museo Aziendale che conserva i preziosi cimeli del "Museo della Fabbrica Rubbiani”, patrimonio genetico dell’azienda e dell’intero distretto: la Galleria, dedicata al compianto Presidente del Gruppo Concorde, Professor Cirillo Mussini, ripercorre le tappe evolutive di Marca Corona dal 1741 ad oggi.

2018

Oggi Storia e innovazione, tecnologia e stile

Oggi Marca Corona prosegue il suo percorso di crescita e innovazione, posizionandosi sui segmenti più alti del mercato con prodotti destinati agli spazi residenziali, commerciali e dell’ospitalità. Grazie agli ingenti investimenti in tecnologie produttive, alla costante attenzione verso le ultime tendenze di design e al costante rispetto per l’ambiente e le persone, Marca Corona si è ormai affermata in tutto il mondo come rappresentante eccellente della ceramica Made in Italy.

2020

Tra Corte e Fabbrica

Marca Corona presenta per la prima volta al grande pubblico la collezione Villa Vigarani Guastalla, 250 pezzi ceramici unici. Dal 24 Luglio fino al 2025, presso Palazzo Ducale di Sassuolo sarà possibile visitare la mostra Tra Corte e Fabbrica: la storia della ceramica di Sassuolo. L'esposizione è promossa da Ceramiche Marca Corona in collaborazione con Gallerie Estensi di Modena, che hanno messo a disposizione due sale ad accesso gratuito all’interno del Palazzo Ducale di Sassuolo per accogliere l’esposizione e permettere a tutta la cittadinanza sassolese e i visitatori internazionali di scoprire questa preziosa raccolta artistica. L’acquisizione della collezione Villa Vigarani Guastalla da parte di Marca Corona nasce dalla volontà di proseguire il progetto di valorizzazione del patrimonio ceramico sassolese, già intrapreso con l’inaugurazione nel 2010 del Museo Aziendale “Galleria Marca Corona”.

Dal 1741, la storia di Marca Corona accompagna l'evoluzione del distretto di Sassuolo, la culla dell’eccellenza della ceramica italiana. L’azienda ha saputo affrontare tutti i mutamenti sociali, economici e di gusto estetico, trasformandosi in una realtà solida, fortemente legata alla tradizione e al territorio ma rivolta al futuro e al mondo. Oggi come allora, passione, professionalità e tensione evolutiva la rendono un’impresa fuori dal comune, capace di inaugurare nuove tendenze di stile grazie a intuizioni estetiche e tecnologie all’avanguardia, che danno vita a pavimenti in gres porcellanato e rivestimenti ceramici dallo stile inconfondibile.

 

Per raccontare la storia della Ceramica, del Distretto e dell’Azienda, Marca Corona ha inaugurato nel 2010 la Galleria Marca Corona, il Museo Aziendale che ripercorre l’evoluzione della produzione ceramica sassolese dal Settecento ad oggi, fortemente voluto dal compianto Presidente Professor Cirillo Mussini. Grazie alla collaborazione con Gallerie Estensi di Modena, nel 2020 Marca Corona ha inoltre inaugurato presso Palazzo Ducale di Sassuolo la Mostra Tra Corte e Fabbrica, per esporre al pubblico la Collezione Villa Vigarani Guastalla, una raccolta di oltre 250 pezzi ceramici unici, realizzati tra la metà del Settecento e i primi anni del Novecento dalle migliori maestranze del territorio.

“Il duplice percorso tra Corte e Fabbrica regala una visione approfondita e completa della storia del nostro distretto, unendo il patrimonio genetico aziendale a una collezione privata rappresentativa della produzione locale e rafforzando ulteriormente il legame tra Marca Corona e il territorio” (cit. Lelio Poncemi, Amministratore delegato di Ceramiche Marca Corona)

 

Un legame che include le persone che hanno contribuito al successo dell'intero distretto, dal lontano 1741 fino ai giorni nostri.
Nel percorso di una comunità e di un'azienda, infatti, gli avvenimenti storici sono spesso collegati a personalità che ne hanno determinato l'esito.
Attraverso il nostro ultimo articolo raccontiamo anche questo aspetto, grazie ad un avvincente racconto dedicato ai personaggi di Marca Corona e alle loro vicende.

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Marca Corona

Fondata nel lontano 1741, Marca Corona rappresenta l’azienda ceramica più antica del distretto di Sassuolo.

Galleria Marca Corona

La lunga e affascinante storia di Marca Corona viene raccontata all’interno della Galleria Marca Corona.

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